mercoledì 10 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

DISTRIBUZIONE ASSICURATIVA IN EUROPA: LA QUOTA DI MERCATO DI AGENTI E BROKER TIENE

E’ quanto evidenzia l’Osservatorio europeo sull’intermediazione assicurativa realizzato da Cgpa Europe. Ecco gli ultimi dati sulla raccolta premi vita e danni.
  

In Europa la rete degli intermediari sta reggendo l’urto dei cambiamenti in atto nel settore assicurativo. È quanto si evince dai dati della seconda edizione dell’Osservatorio europeo sull’intermediazione assicurativa realizzata da Cgpa Europe (compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi) in collaborazione con il Monitoring european distribution of insurance (Medi) e con Audencia Nantes, tra le principali scuole superiori di commercio e management in Francia.

Quota di mercato degli intermediari nella UESui mercati europei l’intermediazione tradizionale è stata per lungo tempo il canale di distribuzione quasi esclusivo dei prodotti assicurativi, ma negli ultimi 40 anni qualcosa è cambiato. La concorrenza su più fronti aumenta: prima le mutue assicuratrici senza intermediari in Francia e, in misura minore, in Italia. Poi l’avvento della bancassicurazione. Infine i comparatori, che per accaparrarsi i clienti fanno leva sulle nuove tecnologie. Nonostante ciò, gli intermediari tradizionali conservano la leadership nella distribuzione dei prodotti assicurativi sui mercati europei e mantengono la loro quota di mercato.

Nei 18 mercati dell’Unione Europea per i quali sono disponibili i dati relativi alla distribuzione dell’assicurazione, agenti e broker rappresentano oltre il 57% dei premi vita e danni riscossi nel 2012, seguiti dalla bancassicurazione con il 22% e dai canali diretti e altri (cioè da tutti quei canali che non prevedono la presenza degli intermediari; tra questi le mutue assicuratrici senza intermediario, i dipendenti della compagnia e altra vendita diretta).

Se si focalizza l’attenzione, in particolare, sui premi racolti nei danni la quota degli intermediari è del 65%, contro il 7% della bancassicurazione e il 28% dei canali diretti e altri (i dati ri riferiscono sempre al 2012). La quota nei danni è pressoché stabile, come si evince dalla tabella.

Per quanto riguarda la raccolta premi nel vita, la quota di agenti e broker è pari al 52%, contro il 32% della bancassicurazione e il 16% dei canali diretti e altri. Anche in questo caso la quota degli intermediari è rimasta stabile dopo essere scesa sotto il 50% nel 2010. Negli ultimi 5 anni, tuttavia, si è avuta una diminuzione di 5 punti percentuali.

Fabio Sgroi

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