In una nota congiunta, Asso Utenti, Federcarrozzieri e Familiari vittime della strada criticano le uscite dell’associazione fra le imprese assicurative e difendono le ultime modifiche al disegno di legge.
«Siamo stupiti dalla presa di posizione dell’Ania, che si spinge a parlare di “posizioni demagogiche e interessate” e in modo così azzardato». In una nota congiunta, Furio Truzzi, nella foto, (Rete Consumatori Italia), Davide Galli (Federcarrozzieri) e Giuseppa Cassaniti Mastrojeni (Familiari Vittime della Strada) criticano le ultime uscite dell’associazione fra le imprese assicurative.
«Il fine dell’Ania è solo quello di accrescere gli utili», si legge nel comunicato. «In base a ciò che è stato approvato dalle commissioni un danneggiato può banalmente rivolgersi, domani come oggi, al carrozziere di fiducia; e le vittime della strada che hanno subito lesioni gravissime saranno, domani come oggi, risarcite sulla base delle tabelle di Milano. Si tratta di misure di buon senso ispirate alla libertà e alla tutela dei diritti di soggetti deboli. Sono peraltro destituite di ogni fondamento le statistiche (pagate dall’Ania) secondo cui le vittime della strada italiane sono risarcite più che all’estero: le audizioni nelle commissioni hanno ampiamente smentito i loro dati, portando alla luce studi della Commissione europea e di altre entità indipendenti».
Federcarrozzieri, Associazione familiari vittime della strada e Assoutenti auspicano che il ddl concorrenza «non sia modificato in peggio con colpi di mano dell’ultima ora; e che semmai vi sia un ulteriore afflato liberale con l’approvazione della portabilità delle polizze assicurative (misura adottata in Francia) e di altri provvedimenti di buon senso. Il nostro compito sarà di vigilare attentamente sui lavori della Camera e sulle pressioni dell’Ania, di alcuni ambienti governativi, così come dell’Ivass e dell’Antitrust: due autorità che hanno proposto un impianto originario del provvedimento sfacciatamente filo-assicurativo». (fs)
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