Il presidente dell’Associazione nazionale agenti imprenditori assicurativi: «Stiamo portando avanti una politica di accorpamenti importanti di agenzie con l’obiettivo di massimizzare quello che noi siamo. Riteniamo sia un modello vincente».

Strutture agenziali dimensionalmente sempre più grandi e importanti, che possano avere al proprio interno la capacità di generare sottopunti di vendita e consulenti qualificati per arrivare direttamente alla clientela. È la strada che ormai da anni ha tracciato Anagina, l’Associazione nazionale agenti imprenditori assicurativi (gli ex agenti Ina Assitalia).
«Siamo convinti», ha affermato il presidente Davide Nicolao nel corso del suo intervento all’ultima assemblea dell’associazione a Milano, «che questa sia una scelta vincente in un mercato che sempre più sta cambiando. In un mercato assicurativo dove si cerca sempre di più l’arricchimento di più figure professionali, in Anagina stiamo facendo un po’ un percorso inverso, nel senso che stiamo portando avanti una politica di accorpamenti importanti di agenzie con l’obiettivo di massimizzare quello che noi siamo. Il dimensionamento porta ad avere numeri specifici che possono permettere determinate gestioni».
E il dimensionamento lo si vede anche in quello che Anagina ha saputo costruire nel corso degli anni. Nicolao ha fatto questo esempio: «Gli oltre 27.000 aderenti che sono iscritti nel più grande fondo pensione, cioè il Fonage (Fondo pensione agenti, ndr), gestiscono oggi un patrimonio di circa 240 milioni di euro. Ebbene, Anagina conta 350 aderenti e gestisce un patrimonio di poco inferiore a 200 milioni di euro. In 300 valiamo quasi l’8% del mercato».
Rispondendo poi ad alcune domande poste da Tuttointermediari.it, a margine dell’assemblea, Nicolao ha fatto sapere che Anagina, sempre a proposito del tema relativo agli accorpamenti fra agenzie, «punta ad avere un numero ancora più esiguo di quanto non sia oggi. Siamo convinti che soltanto agenzie grandi capitanate da agenti realmente imprenditori che rischiano il proprio capitale possano rappresentare il modello vincente. Il portafoglio medio di un’agenzia Anagina è superiore ai 10 milioni di euro con una media di circa 30 persone che vi lavorano tra dipendenti e consulenti commerciali. Per essere quello che siamo dobbiamo essere leader. Chiuderemo il 2025 come i migliori leader all’interno di Generali, ma anche del mercato, per i premi periodici vita, per la protection vita, per i premi unici (non in gestione separata) e anche per la linea persone».
Nicolao ha parlato anche della relazione con la mandante Generali Italia, di quali aspetti sta discutendo dal punto di vista del miglioramento dell’offerta commerciale e del progetto Anagina Next Generation.
In merito al primo punto, il presidente di Anagina ha confermato ancora una volta come i rapporti con la mandante siano «molto cordiali, di grande collaborazione e di reciproco rispetto».
Per quanto riguarda l’offerta commerciale, compagnia e associazione stanno lavorando sulla possibilità di rendere quanto più tailor made alcuni prodotti con riferimento al mondo delle aziende e della sanità.
Lato più strettamente finanziario, «stiamo cercando di evolvere sempre di più innanzitutto con la proposizione dei conti correnti di Banca Generali. Si tratta di un progetto che sta dando già i primi frutti: abbiamo iniziato da circa 6 mesi, siamo adesso a 40 agenzie test e nel 2026 dovrebbe esserci l’estensione per tutte le altre agenzie. Sempre in ambito finanziario c’è anche l’iniziativa di un prodotto assicurativo di investimento che possa essere un pò un inizio di asset management da proporre alla nostra clientela».
Infine Next Generation. «È il punto principale su cui Anagina ha lavorato nel 2025 e cioè mettere in campo questo progetto che è concluso e partirà il 1° gennaio 2026», ha affermato Nicolao. Si tratta di una iniziativa che si divide su tre brand: Anagina NextGen Executive («Riguarda le forze presenti già all’interno delle agenzie, come consulenti, subagenti e area manager, che abbiamo tipicizzato con varie funzioni: tutti riceveranno un’alta formazione e il loro ruolo sarà ancora di più riconosciuto dall’azienda stessa»), Anagina NextGen Academy («Riguarda una campagna di reclutamento che partirà il 31 marzo 2026 per nuovi 1.000 consulenti assicurativi di un determinato rango, beneficiari di un master fatto in collaborazione con l’Università di Trieste e della Sda Bocconi di Milano») e Anagina NextGen Lab («È un servizio del progetto dove un nostro laboratorio interno delle agenzie più produttive produce manuali e documentazione video e audio per protocollare i più importanti processi commerciali delle agenzie»).
Fabio Sgroi
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