venerdì 21 Novembre 2025

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IN RIDUZIONE IL NUMERO COMPLESSIVO DEI RECLAMI PERVENUTI ALLE COMPAGNIE NEL PRIMO SEMESTRE 2025

Secondo i dati dell’Ivass, il calo è stato del 13,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma per le sole imprese estere c’è stato un incremento…

 

Nel primo semestre 2025 le imprese di assicurazione che operano in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea presenti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 53.862 reclami, con una riduzione rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente pari al 13,6%. È quanto reso noto dall’Ivass.

La ripartizione, per comparto, è stata questa: 25.435 reclami hanno riguardato il ramo Rc auto (47% del totale), 21.386 i rami danni diversi dalla Rc auto (40%) e 7.041 i rami vita (13%).

Nello specifico, il numero dei reclami ricevuti dalle imprese italiane è diminuito (42.848, -17,3%), più significativamente negli altri rami danni (18.174, -19,3%).

Il principale motivo del forte aumento rilevato nel 2024 per i reclami di quest’ultimo comparto, ha spiegato l’Ivass, è da attribuirsi alle conseguenze degli eventi atmosferici eccezionali del 2023, che avevano determinato una anomala concentrazione di sinistri in un ristretto arco temporale, con forte impatto sui processi liquidativi delle imprese.

Il numero dei reclami ricevuti dalle imprese estere, al contrario, ha registrato un incremento (11.014, +4,4%), come si evince dalla tabella sotto.

Per le compagnie italiane, questa è stata l’incidenza dei reclami fra i vari comparti: Rc auto 44% (41%), Altri rami danni 42% (43% nel primo semestre 2023), rami vita 14% (16%).

Per le imprese estere il peso dei reclami nei comparti Rc auto era del 62% (60% nel primo semestre 2023), altri rami danni del 29% (stabile) e rami vita del 9% (11%).

L’88,5% dei reclami trattabili è stato evaso, il restante 11,5% risultava in fase istruttoria a fine semestre 2025.

Quanto all’esito, è stato accolto il 29,7% dei reclami, il 7,9% si è concluso con una transazione e il 62,4% è stato respinto. Il tempo medio di risposta ai reclamanti è stato di 20 giorni (22 giorni nel primo semestre 2024), al di sotto della soglia normativamente prevista di 45 giorni.

Fabio Sgroi

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