giovedì 18 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

I NUMERI DI PRIMA ASSICURAZIONI: PREMI LORDI SUPERIORI AL MILIARDO DI EURO E UNA RETE DI OLTRE 1.500 AGENTI PLURIMANDATARI

La società di intermediazione ha festeggiato, quest’anno, i 10 anni dal lancio in Italia, raggiungendo una quota di mercato complessiva di circa il 10% nel retail motor e contando su più di 4 milioni di clienti. 

La sede di Prima Assicurazioni a Milano

Premi lordi emessi pari a 1,24 miliardi di euro (in crescita del 46% rispetto al 2023), un combined ratio del 90%, un utile netto di 87 milioni di euro. Sono alcuni dei numeri, riferiti al 2024, di Prima Assicurazioni, la società di intermediazione che è stata acquisita dal gruppo Axa.

Agendo come agenzia di sottoscrizione, la società (che è specializzata in polizze per auto, moto, furgoni, casa e famiglia) sfrutta la sua piattaforma tecnologica proprietaria per vendere attraverso siti web di comparazione dei prezzi, direttamente attraverso il proprio sito web e attraverso una rete di oltre 1.500 agenti plurimandatari, diffusi su tutto il territorio nazionale.

Prima, che quest’anno ha celebrato i 10 anni dal suo lancio, ha raggiunto una quota di mercato complessiva di circa il 10% nel retail motor, stima basata sul conteggio delle polizze del 2024 (è quanto riportato nel comunicato diffuso oggi da Axa). Attualmente distribuisce prodotti assicurativi di tre compagnie: Great Lakes Insurance SE, Iptiq Emea P&C SA e Zavarovalnica Triglav D.D.

Fra gli investitori di Prima ci sono Goldman Sachs, Blackstone e The Carlyle Group. Il ceo della società è George Ottathycal.

La società di intermediazione, che ha la sede principale a Milano, impiega oltre 1.100 professionisti, di cui più di 400 sviluppatori software, ingegneri informatici e data scientist.

Prima ha recentemente esteso la propria attività anche al di fuori dell’Italia (raggiungendo, in totale, oltre 4 milioni di clienti), registrando un utile netto di -12 milioni di euro nel 2024 dalle attività in Spagna e nel Regno Unito.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA