Il presidente Giovanni Liverani: «Sosteniamo con convinzione ogni misura che favorisca controlli più efficaci, condivisione di dati e uso intelligente delle tecnologie finalizzato alla prevenzione di fenomeni fraudolenti».
Attraverso una nota diffusa recentemente, l’Ania ha accolto “con favore” il disegno di legge Modifiche al Codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n.354, in materia di furto d’auto, a firma del senatore Dario Damiani, volto a contrastare “in modo più incisivo” i furti d’auto che rappresentano “quasi una piaga sociale, fortemente monitorata dalle procure”. Anche da un punto di vista assicurativo, la concentrazione di furti “ha impatti sull’assicurabilità dei veicoli”. Inoltre, il fenomeno spesso si rivela “essere una frode”.
«Le frodi assicurative», ha dichiarato Giovanni Liverani, presidente dell’Ania, «non riguardano solo le compagnie, ma rappresentano un danno concreto per l’intera collettività. Ogni furto falso o gonfiato si traduce in un aggravio di costi per gli assicurati. Per questo, sosteniamo con convinzione ogni misura che favorisca controlli più efficaci, condivisione di dati e uso intelligente delle tecnologie finalizzato alla prevenzione di tali fenomeni».
“Pur trattandosi di un intervento normativo mirato a specifici comparti”, si legge nella nota, l’Ania “riconosce che la proposta rappresenta un passo nella giusta direzione, contribuendo a rafforzare il sistema di prevenzione e a promuovere una maggiore trasparenza e consapevolezza nel rapporto tra cittadini, imprese e istituzioni”. (fs)
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