martedì 09 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

LIVERANI: «IL MERCATO ASSICURATIVO ITALIANO? E’ APERTO ALLA CONCORRENZA…»

Alla fine del 2024, i due terzi erano gestiti da operatori italiani, mentre circa un terzo era in mano a gruppi esteri. Il presidente dell’Ania: «Per l’industria assicurativa, la diversificazione geografica rappresenta un fattore cruciale per garantire stabilità e una più efficace gestione dei rischi». 
 
Giovanni Liverani

Alla fine del 2024 operavano in Italia 88 imprese assicuratrici soggette alla vigilanza dell’Ivass, di cui quattro costituite come sedi secondarie di operatori extra-See (Spazio economico europeo). A queste si aggiungono 91 imprese con sede in uno Stato del See operanti in regime di stabilimento (cioè con una presenza stabile in Italia) e circa 900 imprese in regime di libera prestazione di servizi, che operano direttamente dal Paese d’origine. Il quadro è stato descritto da Giovanni Liverani, presidente dell’Ania, in occasione di una recente audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo del Senato.

Dunque, due terzi del mercato assicurativo sono gestiti da operatori italiani, mentre circa un terzo è in mano a gruppi esteri.

«Questa composizione», ha affermato Liverani, «evidenzia come il mercato italiano, in linea con quanto accade nei principali paesi, sia aperto alla concorrenza; per l’industria assicurativa, la diversificazione geografica rappresenta, infatti, un fattore cruciale per garantire stabilità e una più efficace gestione dei rischi. Il grado di concentrazione del mercato, calcolato come quota di mercato cumulata delle prime dieci imprese, è pari al 70% nei rami vita e al 73% nei rami danni». (fs)

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