mercoledì 05 Novembre 2025

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COMPARTO SALUTE E PREMI: NEL 2023 L’INCIDENZA SUL TOTALE DEL RAMO DANNI RESTA INVARIATA

Come nell’anno precedente, la percentuale è stata del 19,5%. La raccolta, tuttavia, è aumentata del 6,7%.   

Nel 2023 la spesa sanitaria complessiva in Italia è risultata pari a 176,1 miliardi di euro, stabile rispetto al 2022 (+0,25%), pari all’8,3% del Prodotto interno lordo (8,8% nel 2022). La ripartizione della spesa complessiva ha visto la prevalenza dell’onere pubblico (74% del totale, il 6,1% del Pil rispetto al 6,5% nel 2022), seguita dalla spesa out-of-pocket, cioè quella direttamente a carico dei cittadini (23,1% del totale) che ha inciso per l’1,9% del Pil (2% nel 2022). La spesa intermediata da fondi sanitari e imprese di assicurazione operanti nel ramo malattia è stata pari allo 0,3% del Pil, come nel 2022.

La spesa intermediata ha registrato una variazione positiva (+31,2%) negli ultimi 6 anni (2018 – 2023). Nel 2023, in particolare, ha inciso sul totale della spesa per la salute per il 2,9%. Sempre negli ultimi 6 anni, la spesa sanitaria pubblica è cresciuta a un tasso inferiore (+14,7%) insieme alla spesa out-of-pocket (+12,2%).

Secondo i dati riportati nel bollettino statistico dell’Ivass, la raccolta premi del comparto assicurativo salute è risultata «fortemente» correlata con la spesa sanitaria pubblica (coefficiente di correlazione pari all’84%), evidenziando una crescita costante, a eccezione del 2020 (anno della pandemia), in cui si è riscontrato un innalzamento della spesa pubblica e una riduzione di quella privata.

La raccolta premi del comparto assicurativo salute (tabella in alto) è stata pari a 7,42 miliardi di euro, in aumento del 6,7% rispetto al 2022, e ha rappresentato il 19,5% della produzione totale danni. (fs)

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