martedì 16 Settembre 2025

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COMPAGNIE CHE OPERANO IN ITALIA: NEL 2024 RECLAMI DEI CONSUMATORI ANCORA IN CRESCITA (+5,6%)

Ad aumentare sono stati in particolare i reclami del comparto “altri rami danni” a seguito dei sinistri causati dagli eccezionali eventi atmosferici del 2023, la cui concentrazione in un ristretto arco temporale, ha avuto impatti sui processi liquidativi.

 

Nel 2024 le imprese di assicurazione che operano in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea operanti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 113.537 reclami, con un incremento del 5,6% rispetto all’anno precedente. È quanto comunicato dall’Ivass.

Ad aumentare sono stati in particolare i reclami del comparto “altri rami danni” a seguito dei sinistri causati dagli eccezionali eventi atmosferici del 2023, la cui concentrazione in un ristretto arco temporale, ha avuto impatti sui processi liquidativi, ha spiegato l’istituto di vigilanza.

La suddivisione, per comparto, è stata questa: 51.127 reclami (45% del totale) hanno riguardato il ramo Rc auto, 46.530 (41% del totale) i rami danni diversi dalla Rc auto e 15.880 (14% del totale) i rami vita come si evince dalla tabella sotto.

Per quanto riguarda le imprese italiane, l’incremento del numero dei reclami è dovuto soprattutto ai rami danni diversi dalla Rc auto  (+10,1%).

In particolare, il numero dei reclami ricevuti dalle compagnie italiane è aumentato rispetto al 2023 (94.631, +5,8%); stesso discorso per le compagnie estere (+4,3% mentre nel 2023, rispetto al 2022, c’era stata una diminuzione del 3,9%).

Per quanto riguarda l’esito dei reclami, le imprese italiane ed estere hanno evaso complessivamente il 95% dei reclami trattabili; il restante 5% risultava in fase istruttoria a fine del 2024. Dei reclami evasi è stato accolto il 31,8% del totale (32,8% nel 2023, 31,9% nel 2022; 30,9% nel 2021), il 60,1% è stato respinto (59,3% nel 2023, 58,1 nel 2022; 59,1% nel 2021), il residuo 8% è stato chiuso con una transazione (7,9% nel 2023).

Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese è stato di 22 giorni e continua a mantenersi al di sotto del limite di 45 giorni previsto dalle normative.

Fabio Sgroi

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