In aumento il numero delle imprese iscritte alla sezione B del Rui. Il 42% del mercato assicurativo italiano danni viene intermediato dai broker.
Cresce il numero delle imprese di brokeraggio assicurativo iscritte alla sezione B del Registro unico degli intermediari (Rui). Alla fine del 2013 erano 1.462 rispetto a 1.377 del 2012, con un aumento del 6,2%.
È quanto emerso nel corso dell’assemblea annuale dell’Aiba (l’Associazione italiana brokers di assicurazione e riassicurazione) che si è svolta oggi a Roma.
Le persone fisiche iscritte al 31 dicembre 2013 risultavano 3.819, con un incremento del 4,2% sull’anno precedente. In totale, i soggetti abilitati alla professione di broker sono 5.281 (+4,8% rispetto al 2012).
Per quanto riguarda, invece, il numero degli operatori attivi, i dati del Fondo di garanzia dei mediatori indicano in 1.634 i broker attivi, di cui 1.145 società e 489 ditte individuali.
L’Aiba (a cui sono iscritte, tra società e ditte individuali, 1.129 aziende, che rappresentano il 70% della categoria e l’80% del giro d’affari del mercato) ha calcolato in 18 miliardi i premi gestiti dai broker nazionali; di questi, 14 miliardi sono concentrati nel comparto danni con una presenza sul mercato pari al 42% della raccolta danni complessiva. (fs)
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