Dopo la recente riunione fiume fra le rappresentanze agenziali e la mandante, le parti restano distanti, a eccezione dell’Associazione agenti UnipolSai del presidente Enzo Sivori che si è detta soddisfatta dell’ultima proposta della compagnia. Il gruppo agenti presieduto da Nicola Picaro, invece, è scettico. E spiega perché…
Il rinnovo del nuovo Patto UnipolSai resta ancora un miraggio. Si puntava molto sulla recente riunione di tre giorni fra i gruppi aziendali agenti di UnipolSai e la compagnia, ma non ha portato a una conclusione positiva della questione, vale a dire a una intesa fra tutte le parti. E il percorso relazionale con la mandante, per la maggior parte dei Gaa resta delicato.
Nicola Picaro (nella foto), presidente del Gruppo agenti Associati UnipolSai, ha fatto il punto con i propri iscritti spiegando quella che è la situazione attuale. «Non possiamo negare che alcune delle nostre istanze siano state accolte, ma anche in questo senso riteniamo che non si sia tenuta nella dovuta attenzione l’attuale complessità della rete agenziale, soprattutto di quella ex FonSai – Milano che, provenendo da una storia differente, ha per forza di cose caratteristiche proprie sia di portafoglio che di clientela di riferimento. Non a caso solo l’Associazione agenti UnipolSai ha ritenuto sufficiente l’ultima proposta dalla compagnia e si è dichiarata soddisfatta».
Dal canto suo, il Gruppo agenti associati UnipolSai non ha voluto scegliere «il male minore» e, precisa Picaro, «siamo ancora convinti di poter trovare una risposta equilibrata dei bisogni del sistema compagnia/agenzie».
BENEFICI PER TUTTI – Il presidente della rappresentanza agenziale ha ricordato come sin dall’inizio del lungo viaggio che aveva come meta l’integrazione tra le reti Unipol e FonSai-Milano nella nuova realtà UnipolSai, il Gaa UnipolSai abbia profuso «ogni energia nel tentativo di trasformare, in sinergia con l’impresa, la più grossa compagnia danni italiana nella più grande compagnia del mercato. In tale ottica, a nostro avviso, la crescita qualitativa e quantitativa, in un mercato sempre più competitivo, deve trovare oltre all’impegno, alla professionalità e alla specializzazione degli agenti, uno specchio altrettanto moderno ed evoluto negli atteggiamenti e nelle azioni poste in essere della mandante. Le intese, seppur perfettibili, che sino a oggi avevamo trovato, cercavano proprio, con impegno di risorse economiche, culturali ed umane, di soddisfare le reciproche esigenze, puntando a obiettivi chiari e trasparenti: modernizzare e snellire l’organizzazione del lavoro, proporsi al mercato con un offerta semplice e competitiva in termini di rapporto qualità prezzo, che tramite la centralità delle agenzie ponesse l’attenzione sul crescente bisogno di consulenza del cliente. La creazione di valore che, siamo convinti, derivi da queste scelte porterà a una ripartizione dei benefici, sia in termini economici che di immagine distintiva».
NO AI SOLI ASPETTI ECONOMICI – Ed è in questo scenario che si inserisce la trattativa legata al nuovo Patto UnipolSai che, ha precisato Picaro, «non può e non deve riguardare solo aspetti di carattere puramente economico, ma anche di strategia complessiva». Il fine ultimo dell’accordo, secondo il Gruppo agenti Associati UnipolSai, «doveva essere quello di determinare un impianto remunerativo e organizzativo capace di generare sostenibilità e stabilità, pilastri fondanti di un processo di programmazione ed evoluzione delle agenzie; al contrario una remunerazione incerta che definisce ambiti di valore spesso in contraddizione tra di loro e che, anche quando introduce elementi di garanzia, allontana il raggiungimento del risultato dall’operato delle singole agenzie, non ci rende confidenti, non solo del risultato economico, ma anche e soprattutto della definizione delle scelte che ciascuno dovrebbe operare nella propria agenzia».
La situazione rimane, quindi, in stand-by. L’impianto è articolato e complesso e va trattato nei minimi dettagli. Per questo lo stesso Picaro ritiene necessario convocare un’assemblea generale straordinaria del gruppo agenti. «Nei prossimi giorni riuniremo gli organi statutari per relazionarli e contemporaneamente continueremo a lavorare insieme alla maggioranza dei gruppi agenti che, come noi, non hanno accettato l’accordo per vedere se ci possano ancora essere quei margini necessari a rendere l’accordo proposto più confacente alla realtà delle nostre agenzie».
Per il momento, ha continuato Picaro, «teniamo a sottolineare che l’aliquota di garanzia applicata dall’1 luglio e la mancanza dei rappels sono effetti che si sarebbero avuti anche nel caso avessimo accettato la proposta di accordo; anche in tale ipotesi, infatti, i tempi tecnici necessari alla sua concreta applicazione (firma individuale di ciascuno) fanno necessariamente slittare all’autunno inoltrato il ritorno ad una situazione di normalità».
Il Gruppo agenti associati UnipolSai a questo proposito si sta muovendo anche sul fronte della tutela degli associati attraverso una consulenza legale già avviata e che possa assistere gli iscritti in questa fase di relazioni con la mandante «non particolarmente facile».
Fabio Sgroi
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