La filiale italiana ha registrato una raccolta di 1,45 miliardi (vita a -23%, danni a -2%). Nell’auto il calo è stato del 5%, ma aumenta il business legato ai prodotti telematici. Peggiora il combined ratio soprattutto a causa degli eventi riferiti al terremoto.
Groupama Assicurazioni, filiale italiana di Groupama SA, ha registrato nel 2016 una raccolta premi complessiva di 1,45 miliardi di euro (1,6 miliardi di euro a fine 2015) così suddivisa: 396,3 milioni di euro (-23%) nel segmento vita e 1.060,2 milioni di euro nel ramo danni (-2%). L’utile netto si è attestato a 33,5 milioni di euro rispetto ai 32,1 milioni dello scorso anno, in crescita del 4,4%.
Entrando nel dettaglio, la raccolta premi nel vita è risultata «in linea con la strategia di controllo della raccolta nelle gestioni separate», precisa una nota della compagnia. In miglioramento il business mix dell’area risparmio, grazie anche a una raccolta unit-linked di 61,4 milioni di euro (+54% rispetto al 2015), frutto del «forte» impegno della rete agenziale. È cresciuta anche l’area protection: +13% rispetto all’anno precedente, grazie al «significativo» contributo del canale bancassurance.
La raccolta danni è rimasta pressoché stabile, passando da 1.086 milioni di euro a 1.060 milioni di euro di fine 2016. Nell’auto la raccolta è stata pari a 708,9 milioni di euro, con una riduzione del 5%, inferiore a quella dello scorso anno quando la diminuzione era stata del 7,3%. Sempre nel 2016 da registrare una ripresa del portafoglio, tornato a crescere in numero di pezzi (+12,1%), e la performance sui prodotti telematici, passati dal 9% al 22% del portafoglio autovetture. Il non auto è cresciuto del 3,2% a 351,5 milioni di euro, in particolare nei settori abitazione, imprese e infortuni.
Sul fronte della redditività, il combined ratio danni è passato da 95,7% a 100,3%, «a causa dell’eccezionalità degli eventi catastrofali (terremoto) registrati nel corso dell’anno e del significativo aumento dei sinistri gravi auto».
La redditività vita è risultata in miglioramento e il new business value ha evidenziato una crescita del 41% rispetto allo scorso anno. Il margine finanziario è passato da 74,1 milioni a 75,8 milioni di euro, migliorando del 2,3%. (fs)
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