venerdì 19 Settembre 2025

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60 ORDINANZE E UNA SANZIONE COMPLESSIVA DI 275.000 EURO. UNIPOLSAI PRIMA NEL BOLLETTINO IVASS DI LUGLIO 2016

Le violazioni commesse dalla compagnia hanno riguardato i reclami, le regole di comportamento da osservare nei rapporti con i contraenti, le attestazioni sullo stato di rischio, le procedure di risarcimento.

UnipolSaiA gennaio, marzo, maggio e giugno è stata la compagnia più sanzionata dall’Ivass. Nel bollettino di luglio 2016 è ancora così. Per UnipolSai la multa complessiva inflitta dall’istituto di vigilanza è pari a 275.060 euro ed è il risultato di ben 60 ordinanze.

Le violazioni commesse dalla compagnia con sede a Bologna hanno riguardato il combinato disposto degli articoli 5 (autorità di vigilanza), comma 2 (l’Isvap adotta ogni regolamento necessario per la sana e prudente gestione delle imprese o per la trasparenza e la correttezza dei comportamenti dei soggetti vigilati ed allo stesso fine rende nota ogni utile raccomandazione o interpretazione), 7 (Reclami) e 183 (Regole di comportamento), comma 2 (l’Isvap adotta, con regolamento, specifiche disposizioni relative alla determinazione delle regole di comportamento da osservare nei rapporti con i contraenti, in modo che l’attività si svolga con correttezza e con adeguatezza rispetto alle specifiche esigenze dei singoli) del Codice delle Assicurazioni private (Cap) e l’articolo 8 (gestione dei reclami da parte delle imprese di assicurazione), comma 1 (le imprese di assicurazione autorizzate in Italia gestiscono i reclami di loro pertinenza, anche qualora riguardino soggetti coinvolti nel ciclo operativo dell’impresa, dando risposta al reclamante entro 45 giorni dal loro ricevimento) del regolamento Isvap 24/2008; l’articolo 134 (attestazione sullo stato di rischio) del Cap e gli articoli 2 (contenuto dell’attestazione sullo stato di rischio) e 6 (obbligo di consegna dell’attestazione sullo stato del rischio) del regolamento Ivass 9/2015; gli articoli 141 (risarcimento del terzo trasportato) e 148 (procedura di risarcimento) del Cap; gli articoli 146 (diritto di accesso agli atti) del Cap e 5 del decreto ministeriale 191/2008 (disciplina del diritto di accesso dei contraenti e dei danneggiati agli atti delle imprese di assicurazione esercenti l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, di cui all’articolo 146 del Codice delle assicurazioni private); gli articoli 149 (procedura di risarcimento diretto) e 150 (disciplina del sistema di risarcimento diretto) del Cap e 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 254/2006 (regolamento recante la disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale a norma dell’articolo 150 del Cap).

Entrando nel dettaglio, UnipolSai è stata multata per il mancato riscontro al reclamante entro il termine di 45 giorni dalla ricezione del relativo reclamo; per il rilascio al contraente di errata attestazione sullo stato del rischio; il mancato rispetto, per alcuni sinistri del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione (e anche comunicazione dei motivi di diniego) dell’offerta di risarcimento (anche diretto) al danneggiato; il mancato accoglimento, entro il termine di 60 giorni, della richiesta di accesso agli atti di alcuni fascicoli di sinistri Rc auto.

Fabio Sgroi

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