Qualche giorno fa è arrivato l’ok dell’Ivass e il progetto di fusione è stato iscritto presso i competenti registri delle imprese. Tutti i numeri di Fata.
L’operazione di fusione per incorporazione di Fata Assicurazioni Danni (nella foto, la sede a Roma) in Cattolica Assicurazioni entra nel vivo. Lo scorso 20 settembre è arrivato l’ok da parte dell’Ivass che ha dunque autorizzato l’operazione e qualche giorno dopo (precisamente il 22 settembre) il progetto di fusione è stato iscritto presso i competenti registri delle imprese.
Fata Assicurazioni Danni, società con sede a Roma acquisita nel giugno del 2014 dal gruppo Cattolica che opera nel comparto agricolo e agroalimentare, ha chiuso l’esercizio 2015 con un utile pari a 4,6 milioni di euro, in diminuzione (-29,2%) rispetto ai 6,5 milioni di euro dell’esercizio precedente.
La raccolta premi complessiva ha raggiunto i 367,1 milioni di euro (in calo rispetto ai 387,2 milioni di euro del 2014, -5,2%). I premi del lavoro indiretto sono stati pari a 238.000 euro. I rami auto hanno raccolto in totale 201,7 milioni di euro (-3,7%), mentre quelli non auto hanno toccato quota 165,1 milioni di euro (-7%). Questi ultimi, in considerazione della perdita dell’accordo di coassicurazione con Generali Italia Valore Agricoltura e al netto del ramo grandine, sono risultati in sostanziale equilibrio con l’esercizio precedente.
Il risultato tecnico è stato pari a 14,7 milioni di euro rispetto ai 28,9 milioni del 31 dicembre 2014 (-49,1%). Il combined ratio è passato dal 95,1% al 99,5% a fine dicembre 2015. Il risultato netto della gestione patrimoniale e finanziaria è stata pari a 17,3 milioni di euro contro i 15,1 milioni di euro del 31 dicembre 2014 (+14,2%)
Al 31 dicembre dell’anno scorso, Fata contava in tutto 178 agenzie monomandatarie (169 al 31 dicembre 2014)
Fabio Sgroi
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