Il congresso di Ragusa ha evidenziato il momento difficile che stanno vivendo gli agenti del Gaag. Nel mirino la disdetta degli accordi integrativi, la strategia commerciale nel settore auto e anche…
Molti problemi e molte riserve sulle attuali politiche di Generali Italia. Lo stato d’animo del Gruppo aziendale agenti Lloyd Italico (Gaag), insomma, non è dei migliori. Almeno secondo quanto si legge nella mozione finale (approvata all’unanimità) scaturita al termine del 26esimo congresso ordinario che si è svolto dal 21 al 24 settembre scorsi a Ragusa.
Il gruppo agenti tornava a riunirsi dopo due anni; 24 mesi nei quali, si legge nella mozione, «numerosi sono stati i colleghi che hanno lasciato il marchio o lo hanno affiancato ad altri per poter garantire la sopravvivenza alle loro imprese». E questa era solo la premessa, perché il gruppo ha stigmatizzato «la disdetta degli accordi integrativi (pur in regime di prorogatio) e la reiterata volontà di esclusiva della rete commerciale, espressa dal vertice aziendale durante la convention di Roma», ha preso atto «con disappunto, della strategia posta in essere dall’azienda sul settore auto, con riferimento alle modalità di accesso alla flessibilità, che penalizza le agenzie del Gaag, per i motivi più volte evidenziati sui tavoli di lavoro, mettendo a rischio la sostenibilità economica di moltissime agenzie», ha evidenziato che «in Generali Italia non esiste ad oggi un modello agenziale adeguato a raccogliere e valorizzare le specifiche delle agenzie Gaag, nonostante alcune rassicurazioni date in questo congresso dal management aziendale relative al fatto che “nessun agente sarà lasciato indietro” e non esiste un modello agenziale preferito da Generali Italia».
Inoltre, il Gruppo aziendale agenti Lloyd Italico ha preso atto che «l’azienda si è dichiarata impegnata e tesa ad un progetto di semplificazione operativa e di processo», e che «sul portafoglio standard rami elementari, migrato nei contenitori, permangono insufficienti condizioni di conversione ai prodotti di catalogo attuale tali che, se applicate in questi termini, comporterebbero peggiori condizioni economico normative per la clientela».
GLI IMPEGNI DELLA GIUNTA – Gli agenti che aderiscono al Gruppo aziendale agenti Lloyd Italico hanno impegnato la giunta «nel percorso del mandato unico, annunciato dalla compagnia, a proseguire i tavoli di lavoro preservando le tutele e gli istituti garantiti dagli accordi attuali; ad adoperarsi per far implementare il nuovo sistema di flessibilità auto, oggi alimentato in modo insufficiente, garantendo dotazioni congrue e atte a garantire la salvaguardia e lo sviluppo dei portafogli; a operare affinché la compagnia attui una politica commerciale rispettosa delle attuali peculiarità di organizzazione delle agenzie del Gaag; a vigilare affinché l’annunciata semplificazione faccia sentire i suoi riflessi concreti in termini di efficacia operativa e avvenga su principi condivisi e in tempi brevi; a operare sui tavoli tecnici per definire nuove e più ampie condizioni di “passaggio”, al fine di consentire una agevole transizione ai nuovi prodotti Rami Elementari di catalogo».
Al congresso di Ragusa hanno partecipato il 92% delle agenzie ex Lloyd Italico e il 75% degli agenti iscritti al gruppo. Nel corso dei lavori sono intervenuti anche i vertici di Generali Italia e in particolare Marco Sesana, amministratore delegato e direttore generale, Stefano Gentili, chief marketing & distribution officer e Massimo Monacelli, chief property & casualty and claims officer. Il congresso era anche elettivo. Sugli esiti delle urne tuttointermediari.it pubblicherà a breve un articolo.
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA