giovedì 18 Settembre 2025

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SIVORI: «SNA, ANAPA E UNAPASS INSIEME: COSI’ VOGLIAMO CREARE L’UNITA’ SINDACALE»

Il presidente dell’Associazione agenti UnipolSai svela a tuttointermediari.it i programmi politici futuri. Che puntano a una “costituente” che raggruppi tutte le associazioni di categoria degli agenti. 
 

Una scelta che ha fatto discutere. La decisione dell’Associazione agenti UnipolSai (Aau) di non partecipare all’ultimo congresso elettivo del Sindacato nazionale agenti, perché in totale dissenso con la linea politica adottata dal presidente Claudio Demozzi, ha spiazzato alcuni e che ha fatto imbufalire altri. Ma la rappresentanza agenziale del Gruppo Unipol si appresta a stupire ancora: chiederà alle tre organizzazioni sindacali di categoria di unire le forze e creare una “costituente”. Di questo e di altro tuttointermediari.it ha parlato con Enzo Sivori (nella foto sotto), presidente dell’Aau. Ecco che cosa è emerso.

Sivori EnzoDomanda. Da qualche settimana è cominciato il secondo mandato del presidente Demozzi. Che cosa pensa l’Aau in merito  alle tre mozioni approvate all’ultimo congresso dello Sna?

Risposta. La posizione dell’Associazione agenti UnipolSai non è cambiata. La situazione politica è rimasta la stessa di prima, pertanto la rappresentanza andrà avanti dritta per la sua strada. Resta confermata l’idea che l’unica soluzione è quella di dare vita a una “costituente” per un sindacato unitario invitando Sna, Anapa e Unapass. Questa è una strategia per noi vincente e tale rimane anche dopo le tre mozioni approvate al congresso.

D. Le mozioni sembrano di fatto avallare una linea dura. E, durante il congresso, c’è chi ha parlato di scendere in piazza, di scioperare e di presidiare alcune sedi istituzionali. È la soluzione migliore o Aau è più per una linea morbida e per la concertazione? 

R. Da sempre riteniamo che lo Sna debba cambiare pelle e diventare un’associazione di categoria occupandosi non solo della tutela degli iscritti, ma anche del supporto agli iscritti. Per affrontare in maniera adeguata il futuro, il sindacato deve ammodernarsi, organizzarsi e trasformarsi in una entità in grado di esprimere una progettualità strategica importante. Non è sicuramente con le manifestazioni di piazza che si affronta il problema del futuro degli agenti di assicurazione.

D. Aau ha disertato l’ultimo congresso elettivo dello Sna e ciò, oltre a destare scalpore, ha creato parecchi malumori, soprattutto fra i gruppi agenti. Perché si è arrivati a questa decisione?

R. Da sempre, all’interno del comitato dei gruppi agenti che aderiscono allo Sna, abbiamo posto tutta una serie di questioni:  modifica dello statuto, ammodernamento della struttura organizzativa del sindacato, unità sindacale e anche gli stessi temi che vengono affrontati nelle mozioni e cioè Ana, Ccnl e Fondo pensione agenti. Abbiamo indicato la strada della contrattazione con tutti, allo scopo di arrivare a un punto di mediazione ideale che desse vantaggio sia agli agenti, sia ai dipendenti nel caso per esempio del Ccnl. Analizzando il contenuto delle mozioni, a me non sembra che sia in linea con quelle che sono le nostre aspettative.La decisione di non partecipare al congresso è stata presa per dare un ultimo segnale dall’interno del sindacato e costatare se fosse stato colto e recepito. Non è stato così…

D. Eppure fino all’ultimo si è discusso per presentare un’altra lista, oltre a quella di Demozzi. Poteva, secondo Aau, rappresentare un’alternativa valida?

R. La convocazione repentina di questo congresso straordinario, tra l’altro elettivo, non ha dato il tempo a chi voleva organizzarsi in maniera adeguata, non tanto dal punto di vista della presentazione di un altro candidato, ma da quello strettamente politico, di proporre un progetto alternativo. Mancando i presupposti per procedere alla formazione di un progetto politico condiviso, la seconda lista non avrebbe avuto speranze. Diversamente sarebbe successo qualora il congresso fosse stato convocato in tempi adeguati. In queste condizioni si sarebbe potuto lavorare con tranquillità accentrando tutti coloro che erano contrari alla linea di Demozzi, con un progetto politico condiviso non soltanto dai gruppi aziendali agenti, ma anche dalle provinciali.

D. Sulla vostra scelta, quanto ha pesato lo scontro che avete avuto con lo Sna in merito alla posizione del vostro ex presidente Francesco Saporito (foto sotto), convocato dal collegio dei probiviri del sindacato allo scopo di accertare se la sua nomina a consigliere di amministrazione di Unipol fosse compatibile con lo status di socio del sindacato? 

R. Guardi, la vicenda che ha riguardato Saporito non c’entra nulla. Per quanto riguarda la questione inquisizione del nostro ex presidente, Aau ha già risposto per le rime a tutti, con delle missive scritte. Ribadisco: non partecipare è stato esclusivamente un segnale politico che abbiamo voluto dare, sapendo che non saremmo stati in grado di cambiare le sorti di un congresso i cui esiti erano già scritti. Noi siamo abituati a esprimere le nostre idee. Sempre. Anche quando queste non ricevono i favori della maggioranza. Continuiamo a pensare che ci sia la possibilità per i sindacati che ci rappresentano di mettere in atto delle politiche e delle strategie di più largo respiro e che alla lunga sarebbero più efficaci per il destino degli agenti. Lo Sna, invece, sta continuando ad attuare una politica che è ormai vecchia, insistendo su logiche ormai superate e non tenendo conto del cambiamento epocale a cui è sottoposta la nostra categoria.

Saporito FrancescoD. Ma la vicenda Saporito si è conclusa?

R. Quella di entrare nel consiglio di amministrazione del Gruppo Unipol è stata una scelta politica della nostra associazione. Quindi inquisita doveva essere l’associazione e non Saporito. In una lettera abbiamo spiegato attraverso dei ragionamenti che non c’era nessuna incompatibilità di cariche.In ogni caso, il collegio dei probiviri ha convocato Saporito due volte, entrambe fuori dai termini previsti. Abbiamo quindi sottolineato che a un’eventuale convocazione nei confronti della persona Saporito, l’Aau sarebbe fuoriuscito dallo Sna. Per noi la vicenda è superata. Adesso guardiamo oltre…

D. …a una sorta di “costituente” con i tre principali sindacati di categoria. Giusto?

R. Esattamente. Il nostro obiettivo è quello di creare una costituente unitaria, una organizzazione sindacale moderna, che raggruppi tutte le forze, perché la forza di una categoria è data dall’unità, da un sindacato unito, come del resto anche Demozzi aveva detto di volere. Anche lui aveva professato l’unità…

D. Avanzerete quindi una proposta ufficiale ai tre sindacati?

R. Sì, entro l’anno. In questo momento stiamo approfondendo i temi del progetto e poi prenderemo contatto con tutti e vedremo se ci sarà qualcuno disponibile ad andare avanti. Questo progetto si farà con chi ci starà.

D. Quale è la posizione dell’Associazione agenti UnipolSai in merito a rinnovo Ana, Ccnl e Fondo pensione agenti?

R. Sul rinnovo Ana occorre mantenere una contrattazione di primo livello in capo ai sindacati e portare a casa una accordo quadro sempre di primo livello all’interno del quale possano e debbano muoversi i gruppi agenti. In altre parole, creare una cornice normativa ed economica adeguata per gli agenti. In caso di mancato rinnovo bisogna trovare un accordo quadro che consenta di mantenere comunque tutta una serie di prerogative e diritti previsti dall’Ana. Sul Ccnl abbiamo sempre ritenuto di concludere un accordo magari cedendo qualcosa dal punto di vista economico, ma ottenendo in cambio qualcosa dal punto di vista normativo e funzionale e quindi per esempio utilizzando i nostri dipendenti in maniera più adeguata al servizio delle nostre imprese. Guardiamo con interesse l’accordo economico firmato da Unapass, che comunque viene rispettato da tantissimi agenti.Sul fondo, bisogna convincere le imprese a mettere sul piatto risorse economiche maggiori, rispetto ai 16 milioni di euro proposti, che appaiono pochi.

D. Che cosa farà Aau in futuro e soprattutto come si muoverà all’interno del Comitato dei gruppi aziendali agenti aderenti allo Sna?

R. La nostra linea politica in questo senso è molto chiara. Noi abbiamo da sempre richiesto un sindacato diverso, con un progetto politico diverso, all’interno del quale il comitato dei gruppi avesse un ruolo diverso. Dall’ultimo congresso è uscito un sindacato esattamente uguale a quello di prima. Non siamo interessati a questo tipo di sindacato perché pensiamo che non sia utile agli agenti. Come detto, lanceremo la proposta di creare una costituente e quindi Aau non parteciperà più alle attività all’interno del Comitato dei gruppi che aderiscono allo Sna. Lo faremo solo all’interno del nuovo sindacato unitario. Da molto tempo Aau sta lavorando a un progetto politico che dia maggiore tranquillità ai propri associati nell’affrontare i temi che si presenteranno in futuro: diventare un’associazione di imprenditori  che, oltre a occuparsi della tutela dei propri iscritti, possa supportare gli iscritti nell’affrontare il cambiamento epocale che stiamo vivendo, accompagnandoli nell’evoluzione di ruolo e nel riposizionamento strategico a cui sono chiamati. Il ruolo dell’agente non sarà più solo quello di intermediazione di un contratto, ma sarà più moderno, gestendo il contatto con il cliente in modo più ampio, dimostrando alle compagnie di essere in grado di presidiare il portafoglio e il territorio anche dal punto di vista tecnico e qualitativo. Non è vero, come afferma chi è convinto che l’agente sia solo intermediario di un contratto, che non è in grado di determinare anche la variabile tecnica. E i risultati positivi che ha dato il nostro patto Unipol lo dimostrano…

Fabio Sgroi

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