Quest’anno sembra possa esserci una inversione di tendenza, ma l’anno scorso gli indicatori hanno evidenziato un calo sia della frequenza, sia del costo medio dei sinistri.
Secondo gli ultimi dati dell’Ania la frequenza dei sinistri (nell’auto) nel 2015 è tornata a salire. Eppure nel 2014 i numeri erano positivi, sia in termini di numero dei sinistri, sia in termini di frequenza. Vediamo, in dettaglio, cosa è successo l’anno scorso.
Nel 2014 il numero dei sinistri accaduti e denunciati con seguito (dato dalla somma dei sinistri pagati chiusi e liquidati, cioè che hanno già dato luogo a un risarcimento nel corso dell’anno, e di quelli riservati, cioè che daranno invece luogo a un pagamento nel futuro), per le sole imprese italiane o extra-Ue è stato pari a 2.111.835 unità (2.161.808 nel 2013), con una diminuzione del 2,3%.
La frequenza dei sinistri, cioè il rapporto tra tutti i sinistri accaduti e denunciati con seguito nell’anno di generazione e i veicoli esposti al rischio (misurati in base ai giorni di esposizione in un anno, cosiddetti veicoli-anno) è scesa dal 5,65% nel 2013 al 5,48% nel 2014, e rappresenta il valore più basso della serie storica. Tuttavia, secondo i dati resi noti dall’Ania, la diminuzione registrata (pari a -2,9%) è stata di intensità inferiore a quella rilevata nel 2013 (-3,8%) e di molto inferiore a quelle dei due anni precedenti (-10,1% nel 2012 e -11,3% nel 2011).
Questo andamento è coerente con un maggior utilizzo nel corso del 2014 degli autoveicoli, determinato da una serie di fattori (tra cui la diminuzione del prezzo del carburante: -2,1% la benzina, -3% il gasolio e -4,5% il Gpl).
Per quanto riguarda il costo medio dei sinistri (il rapporto tra il costo totale dei sinistri pagati e riservati e il numero degli stessi), che considera sia i pagamenti già effettuati a titolo definitivo e a titolo parziale, sia i risarcimenti che le compagnie prevedono di effettuare in futuro per i sinistri accaduti e denunciati nell’anno ma non ancora definiti (importi a riserva) è stato pari, nel 2014, a 4.532 euro (era pari a 4.564 euro nel 2013), in diminuzione dello 0,7%. Sono esclusi dal calcolo i sinistri che, pur accaduti, devono ancora essere denunciati, il contributo al Fondo Garanzia Vittime della Strada e le altre partite residuali.
In particolare, il costo medio dei sinistri con soli danni a cose è passato da 1.883 euro a 1.835 euro nel 2014, in diminuzione del 2,6% rispetto al 2013, mentre il costo medio dei sinistri con danni a persona (comprensivo anche della componente dei danni a cose dei sinistri misti) è aumentato del 2,7%, arrivando a 16.416 euro (era 15.986 nel 2013).
Secondo l’Ania, questo incremento potrebbe essere spiegato dalla diminuzione dei sinistri di lieve entità grazie all’introduzione dell’obbligo di accertamenti clinico-strumentali per le lesioni micro permanenti (i sinistri rimanenti sono mediamente di importo più elevato).
Includendo i sinistri che, benché accaduti nel 2014, saranno denunciati negli anni successivi a quello di accadimento (si tratta di una stima), il numero totale dei sinistri è stato pari nel 2014 a 2.329.350 unità, in diminuzione del 2,5%, così come la relativa frequenza sinistri che passa dal 6,24% nel 2013 al 6,05% nel 2014, con un decremento del 3,2%. Includendo tutte le componenti di costo ricomprese nella definizione del costo dei sinistri di competenza, il costo medio dei sinistri di competenza, pari a 4.798 euro, è diminuito dello 0,6%.
La diminuzione della frequenza sinistri del 3,2% si è perciò associata con una diminuzione del costo medio dello 0,6% e, tenuto conto della variazione dei veicoli assicurati del +0,6%, si è determinato un decremento del costo complessivo dei sinistri di competenza del 3,1%.
Fabio Sgroi
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