martedì 21 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

I VERTICI DI CGPA EUROPE: «COSI’ VOGLIAMO CRESCERE IN ITALIA…»

La compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi spiega a tuttointermediari.it gli obiettivi che intende raggiungere nel nostro Paese. E spiega il suo modello di business, che si basa su formazione e prevenzione. E non solo…

 

Sapigni, Evian, Ricci del RiccioI piani della rappresentanza italiana di Cgpa Europe entrano nel vivo. La compagnia fa parte del gruppo Cgpa, fondato in Francia oltre 80 anni fa dagli agenti di assicurazione per tutelare gli interessi degli intermediari. Oggi è specializzato nella responsabilità civile professionale degli intermediari assicurativi con oltre 13.000 associati ed è scelta dal 95% degli agenti e dal 50% dei broker francesi. L’Italia è il primo paese in cui Cgpa Europe ha importato il modello di Cgpa, che si basa su indipendenza, specializzazione, prevenzione, innovazione e solidità.

Eric Evian, head of european business development, Ranieri Ricci del Riccio, rappresentante generale per l’Italia e Lorenzo Sapigni, responsabile tecnico, spiegano a tuttointermediari.it dove intende arrivare e come vuole operare la compagnia in Italia. (Nella foto sopra, da sinistra: Lorenzo Sapigni, Eric Evian e Ranieri Ricci del Riccio)

Domanda. Cgpa Europe è ormai pienamente operativa sul mercato italiano della Rc professionale degli intermediari assicurativi. Quali obiettivi si è posta nel breve e nel lungo termine?

Evian. La compagnia non è entrata nel mercato italiano con l’intento di uscirne dopo qualche anno. Crediamo molto in questo mercato e puntiamo su una presenza duratura nel tempo e che garantisca un rapporto di lungo periodo con i nostri assicurati. È chiaro che siamo appena all’inizio. In Italia, attualmente, seguiamo circa un migliaio di agenzie di assicurazione. Il nostro obiettivo è quello di crescere costantemente nel tempo, con una raccolta sostenibile e graduale, che consenta di sviluppare il nostro modello di business.

D. Quali sono gli elementi principali del vostro modello di business?

Sapigni. È un modello che non si basa solo ed esclusivamente sulla vendita del prodotto assicurativo in sé, ma tiene conto di una serie di servizi a valore aggiunto. Alcuni di questi sono rappresentati dalla formazione e dalla prevenzione, che significa avere un rapporto diretto con l’intermediario-assicurato. È questa una condizione necessaria per fidelizzare il nostro cliente e convincere gli altri a scegliere noi.

D. La compagnia ha siglato delle convenzioni sia con Sna, sia con Anapa…

Ricci del Riccio. Abbiamo sottoscritto da subito un accordo con il Sindacato nazionale agenti (Sna) perché è stato il nostro primo aggancio in Bipar. Un mese e mezzo fa abbiamo siglato anche una convenzione con l’Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione (Anapa). Mi preme sottolineare con forza che Cgpa Europe è una compagnia che si rivolge a tutti gli intermediari di assicurazione indistintamente ed è pertanto neutra dal punto di vista del posizionamento politico-sindacale. Essere super partes rispetto alle problematiche sindacali è un concetto fondamentale a cui teniamo molto. Cgpa Europe è un assicuratore che vuole fare il suo mestiere nell’interesse di tutti gli intermediari. Proprio per questa ragione guardiamo con attenzione anche ai gruppi aziendali agenti. A oggi abbiamo sottoscritto accordi con il Gruppo Agenti Sai e con il Gruppo aziendale agenti Assimoco – Assimoco Vita, e siamo in trattativa sia con altre rappresentanze agenziali, sia con le associazioni di categoria dei broker.

D. Come stanno rispondendo gli intermediari rispetto al primo approccio che la compagnia ha avuto quando è sbarcata in Italia?

Sapigni. Nell’ultimo anno c’è stato con cambio di marcia nella percezione di Cgpa Europe. Ovviamente all’inizio l’unico biglietto da visita da presentare era la storia della compagnia in Francia. In quest’ultimo anno la compagnia e il suo team che opera in Italia si sono fatti conoscere. Il nostro è un progetto sì di origine francese, ma intende essere indipendente e tarato sulle esigenze e sulle aspettative del mercato italiano.

Evian. Proprio nell’ambito di questo progetto, Cgpa Europe ha deciso sin da subito di operare in regime di stabilimento piuttosto che in libera prestazione di servizi. Questo per dare un messaggio molto chiaro al mercato: noi siamo qui per rimanerci. Il prossimo settembre verrà inaugurato a Ferrara un polo di gestione operativo, che concentrerà tutta la parte tecnica, sia assuntiva, sia liquidativa, lasciando a Roma la sola sede di rappresentanza. Cgpa Europe è una compagnia piccola, di nicchia, ma ha voglia di investire e può contare su un margine di solvibilità molto superiore rispetto ai parametri delle direttive europee.

Locandina Cgpa EuropeD. Prima si faceva riferimento alla formazione e alla prevenzione. Come si articola questo percorso?

Sapigni. La formazione è gestita direttamente da noi,  anche con il supporto di legali esperti e consulenti in materia di Rc professionale. In generale, a ciascun gruppo agenti o associazione professionale di intermediari garantiamo due sessioni di formazione, distribuite geograficamente per ottimizzare i costi della trasferta. E’ un’attività che viene fatta con la collaborazione anche dei gruppi agenti e delle associazioni di categoria.

D. Parliamo di prodotti. Ci sono elementi distintivi rispetto ai vostri competitor?

Sapigni. Cgpa Europe propone una polizza multirischio che si pone l’obiettivo di fornire una copertura più ampia possibile all’intermediario. Naturalmente, la Rc professionale è il fulcro di questa copertura, ma in realtà contiene altre sei garanzie complementari: la Rc verso terzi e prestatori di lavoro (copre i danni corporali, materiali e immateriali conseguenti involontariamente cagionati a terzi nello svolgimento dell’attività professionale), l’infedeltà (copre la perdita di fondi patita dall’assicurato a seguito di un comportamento doloso di un suo collaboratore, compreso il subagente, o dai suoi dipendenti), la Rc del promotore finanziario (assicuriamo l’intermediario assicurativo che faccia anche l’intermediario finanziario), le perdite patrimoniali conseguenti a un sinistro di Rc professionale (il danno in questo caso è il pregiudizio patrimoniale che subisce l’intermediario a seguito di un errore professionale commesso da questi nell’attività di intermediazione), la Rc degli amministratori e dei dirigenti dell’agenzia costituita in forma societaria e, per le polizze contratte dai gruppi agenti per conto dei loro soci , la Rc patrimoniale degli organi istituzionali del gruppo stesso.

D. Quali casistiche hanno riguardato i sinistri che avete avuto fino a questo momento?

Sapigni. Di sinistri non ce ne sono stati tanti, anche se dalle nostre ricerche si evince che il numero in generale è destinato ad aumentare nei prossimi anni. In ogni caso, un terzo hanno riguardato l’infedeltà e due terzi la Rc professionale. La sinistralità, in Italia, è dovuta, almeno per ora, prevalentemente a errori di tipo amministrativo, per esempio alla mancata messa in cassa del premio, ma è destinata in futuro a riguardare in misura rilevante l’errata attività di consiglio e consulenza cui sono tenuti tutti gli intermediari nei confronti dei propri clienti, come sta già avvenendo in Francia. Il valore aggiunto di Cgpa Europe è proprio quello di poter sfruttare il know-how acquisito dalla casa madre francese in materia di Rc professionale degli intermediari adattandolo alle esigenze e alle peculiarità del mercato dell’intermediazione in Italia.

Fabio Sgroi

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