C’è fermento fra gli agenti dopo la decisione della Covip che con una delibera ha disposto, per quanto riguarda il Fondo pensione agenti, il pagamento a titolo provvisorio delle prestazioni pensionistiche, in corso di erogazione a qualunque titolo, nella misura del 60% dell’importo dovuto. In altre parole un taglio del 40%, a partire dalla prossima rata di settembre-ottobre. Il provvedimento ha carattere temporaneo ed è stato adottato in via cautelare fino all’approvazione del piano di riequilibrio. Già, ma quanto tempo ci vorrà?
tuttointermediari.it, visto il momento delicato, dà voce a chiunque volesse intervenire sulla questione (basta scrivere a redazione@tuttointermediari.it). Ed ecco i commenti che via via, dallo scorso 3 settembre, stanno pervenendo in redazione.
RADETTI Fabio (agente) 8/9/2015 ore 10,28 – Una riflessione: se avessero tagliato del 40% le pensioni ai metalmeccanici o ai … parlamentari, cosa sarebbe successo? Se gli agenti non si muovono pesante vuol dire che si meritano il provvedimento!
PINNA Giuseppe (agente) 8/9/2015 ore 9,33 – Penso che in un paese normale le agenzie avrebbero chiuso a oltranza. Ma noi siamo altro….
BORSELLINO Giovanni (agente) 5/9/2015 ore 17,28 – L’intervento di Giorgia Pellegrini chiarisce, almeno in parte, i termini della questione. Così come è il sistema non regge più e anche il potere giudiziario deve farsene una ragione (penso alle sentenze favorevoli ai “pensionati” di altre Casse che si sono visti decurtare la pensione). Troppo facile pontificare sull’intangibilità dei diritti cosiddetti “acquisiti” dei pensionati….in un sistema come quello del Fondo pensione agenti anche io, che verso da 20 anni cifre molto più consistenti degli attuali pensionati, ho “acquisito” dei diritti avendo acquistato con i miei versamenti, altrettante “fette” di prestazioni pensionistiche. Questo fatto, spesso, viene dimenticato rispetto ai “diritti” degli attuali pensionati, peraltro in massima parte, costoro, nell’ignavia più completa rispetto alle attuali problematiche del Fondo pensione agenti.
Ho contatti quotidiani con un collega pensionato che, a fronte di circa 20.000 euro di versamenti globali in 32 anni di mandato, ha già percepito oltre 105.000 euro di pensione (ha 84 anni e gode di buona salute)….davvero si poteva pensare che un sistema siffatto potesse reggere a lungo??? Se fosse continuato in questo modo, fra 9 anni, all’atto del mio pensionamento, non avrei trovato più neanche un euro per pagare la mia pensione (e io ho già versato quasi 60.000 euro)….forse dovrei manifestare sotto la sede dell’agenzia di Modestini…non ci voleva un attuario per capire che questo sistema andava corretto in tempo….
PACELLA Luigi (agente) 4/9/2015 ore 15,05 – L’errore più grande è stato quello di farsi riempire gli occhi e le orecchie dagli strabilianti risultati di gestione. Gestione da massaia, con il pensiero all’oggi e senza una visone prospettica. Una prospettiva che veniva, nel frattempo, determinata dalle compagnie ridisegnando la mappa della distribuzione agenziale con conseguente ridimensionamento del numero di agenzie e agenti e quindi dei contributori del Fondo e innalzamento dell’età media degli stessi. Se servisse a qualcosa determinare di chi sono le responsabilità risulterebbe senz’altro in prima posizione l’organismo politico che ha il dovere di agire non solo per far quadrare conti e numeri, ma anche di avere e dare una visione strategica alla categoria.
BREGLIA Angelo (agente) 4/9/2015 ore 12,12 (foto a destra)- Siamo anni luce distanti dalla realtà dei fatti. Ci dimentichiamo tutti che esiste una corrispondenza tra costo e beneficio, per cui, se i versamenti non sono sufficienti a garantire le prestazioni previste, quelli che hanno stabilito tali prestazioni sono degli asini. Peggio ancora coloro che difendono queste prestazioni. Ma chi le paga se il fabbisogno è insufficiente? Il paradosso è che chi ha gestito, sottaciuto e permesso questo stato di fatto adesso dovrebbe trovare la strada del risanamento. Sono ancora lì, mentre dovevano dare le dimissioni in massa. Perché non si rende pubblica la lista degli agenti (circa 800) che hanno chiesto il trasferimento della propria posizione dal Fondo pensione agenti? Scommettiamo che ne scopriamo delle belle?
BORGIOLI Sauro (agente) 4/9/2015 ore 11,25 – Tutti bravi, ma l’unica cosa da fare sarebbe quella di rassegnare tutti, e sottolineo tutti, le dimissioni. Solo così l’atteggiamento dell’Ania sarebbe più “morbido”, ci chiamerebbero al loro tavolo e pagherebbero il loro 50%. Contiamoci, vediamo chi ha il coraggio di farlo…
PELLEGRINI Giorgia (agente) 4/9/2015 ore 11,15 (foto sotto)– Anche in qualità di ex componente dell’assemblea dei delegati mi sono interessata fin dal principio alla vicenda del Fondo e leggendo e parlando con molti colleghi ho riscontrato spesso scarsa conoscenza del problema e grande confusione. La responsabilità dei precedenti amministratori (tanto parte Ania, quanto parte agenti) è indubbia perché, soprattutto partendo dal fatto che siamo assicuratori, non potevamo non prevedere in anticipo che un sistema come quello a prestazione definita e capitalizzazione collettiva con l’aumento della vita media, il non aggiornamento delle tavole di mortalità e la diminuzione del numero degli iscritti non poteva reggere. Ciò premesso, allo stato attuale la denuncia agli amministratori sarebbe una magra consolazione e non aiuterebbe a migliorare l’equilibrio del Fondo. In quest’ottica ritengo che l’epilogo a cui stiamo assistendo sia la “cronaca di una morte annunciata” che trova le sue radici nella assoluta incapacità e volontà di gestire una seria trattativa da parte di chi “dovrebbe” tutelare gli interessi della nostra categoria. Avevo a suo tempo proposto allo Sna di fare fronte comune una volta tanto con i gruppi agenti per gestire parallelamente e congiuntamente la trattativa su un doppio binario che da una parte salvaguardasse il principio della contrattazione di primo livello, ma dall’altra consentisse di reperire maggiori risorse da parte delle compagnie per ridurre i tagli alle prestazioni attuali e future. Ma noi abbiamo “gridato allo scandalo” e dietro il “falso baluardo” di una presunta indipendenza abbiamo spinto tutti verso il burrone. Questa si che è una vergogna!
MAZZUCA Osvaldo (agente) 4/9/2015 ore 10,13 – A parte il fatto che il commissario aveva preannunciato la riduzione del 40% appena insediato, tutti quelli che sono “infuriati” avrebbero fatto bene a seguire e a informarsi di più nel corso degli anni, senza dare deleghe in bianco, a nessuno, men che meno a quelli che pur alzando la bandiera della rappresentanza, non sono nemmeno iscritti a Fondo pensione agenti.
PUXEDDU Giovanni (agente) 3/9/2015 ore 22,49 – Intanto è un provvedimento temporaneo e potrà diventare definitivo o essere modificato in diminuzione o in aumento… Se fossi un pensionato mi offenderei come mi sono infastidito quando è stato disposto il blocco dei trasferimenti “a tutela del patrimonio del Fondo” e secondo le disposizioni dello statuto; quella disposizione è stata tanto temporanea da durare quasi 2 anni e nessuno ha gridato allo scandalo. Forse forse sarebbe stato meglio il piano Ania con il quale i pensionati avrebbero avuto decurtazioni minori. Sono furioso di vedere chi sarà il primo che farà causa agli amministratori del Fondo per mala gestio…. e poi c’è anche qualcuno che crede di poter scaricare su altri le responsabilità di una situazione come quella attuale.
TORELLI Dario (agente) 3/9/2015 ore 19,41 – In questo paese decurtano tutto tranne le tasse, le pensioni e gli stipendi dei politici e dei dirigenti statali Ivass, Inps e quant’altro..Ricordo che in passato i soldi del Fondo pensione agenti sono stati investiti in azioni di compagnie che poi sono fallite…quali Tirrena ed Euro Americana.
SCHIANTARELLI Marco (agente) 3/9/2015 ore 19,11 – È da tempo che sostengo quanto detto anche da Gustavo Sacchetto. È vergognoso. Sarebbe utile far partire una class action legale nei confronti degli amministratori del fondo, per determinare le cause e le responsabilità. E qualora fossero accertate delle responsabilità procedere a termini di legge personalmente nei loro confronti. È ora che si finisca di fare le pecorelle vergini.
SACCHETTO Gustavo (agente) 3/9/2015 ore 13,40 – È un autentico smacco, anche di immagine: se agenti e Ania non riescono a gestire il Fondo pensione agenti, con che faccia vanno a proporre polizze ai clienti? Alla faccia degli attuari!
MARTONE Giuseppe (agente) 3/9/2015 ore 13,13 – Sono quasi arrivato alla maturazione della rendita e sono deluso su tutti i fronti. La Fornero ci ha messo del suo. In questo Paese nessuno analizza le questioni che prevedono diritti a lungo termine. Anche io sono inc*** per la restante parte del 50% che dovevano versare le compagnie, le quali dovevano fare la loro parte… Salute permettendo, il mio futuro da pensionato lo vedo nero.
FIRENZE Claudia (agente) 3/9/2015 ore 13.01 – Penso che è una vergogna! Dove sono finiti tutti i soldi che abbiamo versato? Anche le compagnie dovrebbero intervenire perché loro versano il 50% oltre al mio… chi e come li hanno gestiti in questi 25 anni di miei versamenti? Sono inc*** nera!