L’associazione fra le imprese assicurative preoccupata per alcune modifiche riguardanti il Ddl Concorrenza attualmente in discussione al Governo. Il presidente Minucci contro l’ipotesi di tariffe omogenee al di là del luogo di circolazione dell’auto.
Sono giorni concitati, questi, per l’Ania, alle prese con le proposte e gli emendamenti al Ddl Concorrenza in discussione presso le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera dei deputati. L’associazione fra le imprese insorge di fronte all’ipotesi che sia un provvedimento dell’Ivass a definire gli sconti nelle polizze Rc auto.
L’Ania era stata chiara qualche giorno fa, quando in una nota il suo presidente Aldo Minucci (foto a sinistra) aveva sottolineato che «prevedere che l’Ivass definisca gli sconti è in aperta violazione della libertà di iniziativa economica, garantita dalla Costituzione e delle norme comunitarie in vigore».
Non solo, l’Ania fa sentire la sua voce anche di fronte a un emendamento, a quanto pare approvato, presentato da Leonardo Impegno (a destra), parlamentare del Pd e componente della commissione Attività produttive alla Camera. Di cosa si tratta? «Tecnicamente agli automobilisti residenti nelle regioni dove il costo medio del premio, calcolato sulla base dell’anno precedente, è superiore alla media nazionale, come per esempio in Campania, e che non abbiano fatto incidenti per cinque anni consecutivi, verrà applicata una percentuale di sconto tale da commisurare la loro tariffa a quella media che verrebbe applicata a un qualsiasi assicurato, dalle medesime caratteristiche soggettive e collocato nella stessa classe di merito, residente in una regione con un costo medio inferiore alla media nazionale, riferito allo stesso periodo», ha spiegato Impegno. In altre parole, a Napoli e dintorni la tariffa media Rc auto verrebbe addirittura dimezzata.
Inoltre è stato stabilito che l’Ivass determinerà la percentuale di sconto previsto per chi acconsentirà all’installazione della scatola nera.
L’Ania non ci sta e in una nota diffusa poche ore fa passa al contrattacco. «Appare sorprendente la previsione per gli assicurati dotati di black box che non hanno fatto incidenti per 5 anni, di una tariffa omogenea a prescindere dal luogo di circolazione dell’auto, riconoscendo uno sconto alle realtà territoriali oggi gravate da un maggior numero di incidenti. Peraltro, tale sconto dovrebbe essere quantificato dall’Ivass».
Il presidente Minucci ha ricordato come l’Europa ritenga «illegittimo qualsiasi intervento che limiti la libertà tariffaria» e ha sottolineato: «Agli automobilisti che pagano di meno si contrapporrebbe la necessità di una compensazione da parte di altri assicurati che, per la sola ragione di circolare in zone dove si registrano meno incidenti, dovrebbero pagare prezzi più alti. Non ci sembra che questi cittadini (la maggioranza) possano essere soddisfatti di questa soluzione. Non sono questi i metodi giusti per fare il bene comune. Occorre incidere sulle vere cause dei costi dei sinistri». Insomma, la polemica prosegue. Ne avremo per un po’.
Fabio Sgroi
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