Alla fine è stata presentata una sola lista. Si chiude una fase delicata che sembrava non avere fine…

Alla fine l’Unione Agenti Axa ce l’ha fatta. Non senza difficoltà la rappresentanza agenziale ha eletto pochi minuti fa Alessandro Lazzaro (nella foto) nuovo presidente. Così ha deciso l’assemblea che si è riunita ieri e oggi a Roma per eleggere la nuova giunta (e il nuovo direttivo) che guiderà il gruppo per i prossimi due anni.

Alla vigilia si parlava di due liste ma, alla fine, ne è stata depositata una sola, quella di Lazzaro. L’agente nato a Roma (ma palermitano di adozione) sarà coadiuvato dal vice presidente vicario Paolo Marcheschi e dai componenti di giunta Salvatore Palermo (fiduciario dipartimento sud), Amerigo Colarusso (fiduciario dipartimento nord), Chiara Vallini, Filippo Sala ed Erik Somaschini. Sono tutti membri scelti dal presidente.

Entrano in consiglio direttivo (nominati dal presidente) Simone Turrini, Claudia Apolloni, Paola Ciaccia, Laura Valandro, Maria Santaera, Paolo Cantalupo, Giuseppe Crespi e Sara Gentile. Del consiglio fanno parte anche (eletti dall’assemblea) Sergio Mauro Pattini, Paolo Bistolfi, Mauro Merli, Roberta Farinella, Matteo Castagna, Mario Dragonetti, Massimiliano Pecorari, Paolo Viggiano, Giovanni Brassotti e Fabio De Luca.

L’Unione agenti Axa è stata costituita a fine novembre scorso ed è nata dalla fusione per incorporazione del Gruppo agenti Axa Italia nel Gruppo agenti Axa. La nuova rappresentanza è stata guidata fino alla fine di maggio scorso dai due presidenti degli ormai due ex gruppi agenti. Il congresso di maggio, però, non è riuscito a esprimere un consenso comune e l’elezione del nuovo presidente è slittata fino al congresso di ieri e di oggi. Adesso, inizia una nuova fase dopo due mesi di apnea, in attesa di una soluzione condivisa.

In passato, Lazzaro ha ricoperto la carica di presidente del Gruppo agenti Axa Italia (è stato uno dei fondatori) per 10 anni. Poi, nel maggio del 2013 ha detto basta passando la mano a Gaspare Menduni. Adesso ritorna in pista, ma è diverso: la rappresentanza è più numerosa e il mercato della distribuzione è cambiato e oggi presenta parecchie insidie.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA